Viscocanalostomia

La viscocanalostomia ha come fine quello di ripristinare le vie fisiologiche di deflusso. Essa si basa sugli studi di Zimmermann e Krasnov riguardanti la trabeculectomia non penetrante e, come questa, permette all' umore acqueo di drenare dalla camera anteriore, tramite una lenta percolazione attraverso una finestra rappresentata dal trabecolato anteriore e dalla membrana di Descemet. Si cerca di by-passare la sede dell' ostacolo al deflusso, il trabecolato, mediante la creazione di una camera intrasclerale in diretta comunicazione sia con il canale di Schlemm sia con la camera anteriore: l' umore acqueo, percolando attraverso la finestra riempie lo spazio sclerale dal quale poi fuoriesce solo attraverso il canale di Schlemm. Questo è reso possibile dalla sutura a tenuta dello sportello superficiale.
L' importanza di questa tecnica è motivata dalla sua indipendenza dalla filtrazione esterna e in questo si differenzia dalla sclerectomia profonda. Questo, oltre ad evitare la formazione di una bozza filtrante e i disturbi ad essa correlati , rende il successo dell' intervento indipendente dai processi cicatriziali congiuntivali ed episclerali che sono le principali fonti di fallimento della trabeculectomia. Con la viscocanalostomia si tenta di ripristinare una via fisiologica di deflusso: l' umore acqueo fuoriesce dall' occhio attraverso il canale di Schlemm e le vene episclerali.